Per valorizzare la Transumanza poi riconosciuta elemento del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità UNESCO nel 2019, Orlando ha realizzato un ciclo di opere dedicate ai tratturi, grandi piste erbose o sentieri naturali, spesso con fondo in terra battuta o pietroso, usati dai pastori per la transumanza del bestiame, in particolare greggi di pecore, tra zone di montagna e pianura, per garantire il sostentamento degli animali.



Nella sua celebre poesia “I Pastori ” Gabriele D’Annunzio descrive la transumanza autunnale: il sereno viaggio dei pastori abruzzesi che, con le greggi, scendono dai monti freddi verso i pascoli più miti del mare, seguendo il ritmo antico e armonioso della natura, lungo il tratturo, “erbal fiume silente”. Il poeta esprime un sentimento di pace, nostalgia e comunione profonda con la natura.
L’opera principale di questo nuovo ciclo è, sicuramente, “TRATTURO erbal fiume silente“, utile strumento di divulgazione del significato e delle caratteristiche del tratturo, attraverso la rappresentazione del manto erboso stilizzato e la sovrapposizione della parola “TRATTURO” in stampatello, proprio a richiamare la tipica scritta dei cartelli stradali, a fondo verde o marrone, che segnalano la presenza del tratturo ed il suo attraversamento con la strada.

La scelta delle dimensioni dell’opera non è affatto casuale, poiché le sue misure richiamano quelle del tratturo: l’altezza pari a 60 cm, corrisponde idealmente alla larghezza del tratturo, pari a 60 passi napoletani, che a loro volta corrispondono a 111 metri; da qui la scelta di lavorare una superficie con larghezza di 111 cm, proprio per favorire la memorizzazione della larghezza del tratturo e dell’equivalenza tra passi napoletani e metri da parte dello spettatore.
In tal modo, si è tentato di racchiudere in un rettangolo di poco meno di un metro quadrato tutti gli elementi sostanziali del tratturo, necessari ad una corretta e completa assimilazione, lasciando produrre l’effetto emozionale, evocativo e divulgativo del TRATTURO alla superficie lignea lavorata a scalpello e al colore verde erba, con quel tipico effetto cangiante in base alla luce, come il suo affascinante manto erboso accarezzato dal vento.